Intercettazioni anche sul Milan!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
inglesino
00giovedì 25 maggio 2006 12:31
da corriere.it:
La Juventus era in grado di determinare anche il calendario del Campionato. A rivelarlo sarebbe stato l’ex allenatore Carlo Ancelotti dopo essere approdato al Milan. Destinatario delle confidenze, il dirigente rossonero Leonardo Meani che lo racconta al telefono all’arbitro Pierluigi Collina. L’ultima informativa consegnata dai carabinieri del reparto operativo di Roma ai magistrati napoletani, svela nuovi retroscena sullo scandalo del calcio. E individua le pressioni,ma anche le minacce della dirigenza del Milan per ottenere designazioni favorevoli dopo aver scoperto le manovre della Juventus. Il telefono intercettato è quello di Meani, ma il presidente Adriano Galliani interviene più volte sulla scelta di «fischietti» e assistenti.
--steven7--
00giovedì 25 maggio 2006 14:21
della serie:"non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" -ppp- -pp2- -sberla-
lavo10
00giovedì 25 maggio 2006 14:34
Diranno che è una manipolazion della Procura x infangargli... [SM=g27816]
inglesino
00giovedì 25 maggio 2006 14:57
diranno che c'entrano le toghe rosse!
lavo10
00giovedì 25 maggio 2006 15:01
Re:

Scritto da: inglesino 25/05/2006 14.57
diranno che c'entrano le toghe rosse!




Ehehe,basta leggere le loro reazioni alla nomina di Borrelli...
inglesino
00giovedì 25 maggio 2006 15:02
un mio amico milanista già l'ha detto!
--steven7--
00giovedì 25 maggio 2006 15:24
Re:

Scritto da: inglesino 25/05/2006 15.02
un mio amico milanista già l'ha detto!

non ho dubbi su questo -pp2-
hermeppo88
00giovedì 25 maggio 2006 15:59
Sai che novità...è da quando è successo anoi che dico che sicuramente ci stanno di mezzo pure loro! Mo voglio proprio vedere che succede...! [SM=g27818]
lavo10
00giovedì 25 maggio 2006 18:45
Evvia,GDF nelle sedi di Milan e Inter x falso in bilancio... -253- -pintughi-
Ice J
00giovedì 25 maggio 2006 19:27
E Berlusconi pretende 2 scudetti... [SM=g27818]
Buffone [SM=g27812]
adri10
00giovedì 25 maggio 2006 19:49
La Guardia di Finanza di Milano ha perquisito le sedi delle società di calcio Milan e Inter su disposizione della Procura di Torino.

L'operazione delle Fiamme Gialle rientra nell'ambito di un'inchiesta su presunti falsi in bilancio da parte della Juventus e, a quanto si è appreso, riguarda in particolare lo scambio di alcuni giocatori tra la società bianconera e quelle milanesi nel periodo di tempo compreso tra il 2000 e il 2005.

La GdF ha sequestrato nella sede del Milan i contratti dei giocatori Cingolani e Beretta e nella sede dell'Inter quelli di Carini e D'Amato.


-253- -123-
sfrezzer
00giovedì 25 maggio 2006 21:14

Avete visto avete visto? cosa parlava quel coglione di berlusconi e fester che sono sporchissimi fino al midollo, anche loro in serie B anzi no solo loro!!!!!!!!!!! -147-
stiffmeister339
00sabato 27 maggio 2006 16:58
dal Corriere dello Sport online

Nel comunicato rossonero, un attacco indiretto alla Juventus
Ora il Milan denuncia
«Esisteva un sistema ma noi non ne facevamo parte e non lo utilizzavamo»
Dalla redazione
Alberto Polverosi
MILANO - Per il Milan il sistema-Moggi esisteva. Ed era così esclusivo e solido da
«non conoscere possibili contrasti» . Non solo: il Milan «non ha mai inteso utilizza­re, né mai ha utilizzato, quei sistemi, ma ha viceversa solo richiesto, talora con for­za, di essere trattato con giustizia ed equità» . E' la prima volta che la società rossonera parla dell'esistenza del sistema moggiano, lo denuncia e ne prende le di­stanze. Lo fa con un comunicato appar­so sul sito internet a commento della pub­blicazione, su due quotidiani milanesi, delle ultime intercettazioni telefoniche sullo scandalo del calcio.
Nella nota non appare mai il nome del­l'ex direttore generale della Juve, ma il Milan, il cui amministratore delegato Galliani è ancora presidente della Lega (particolare non trascurabile), ammette di essere a conoscenza (da ora o da qualche tempo, come si deduce dalle inter­cettazioni?) del modo in cui venivano gestiti gli ar­bitri da parte della cupola.
Questo è il testo del comu­nicato:
«L'A.C. Milan, in re­lazione ad alcune notizie apparse su vari quotidiani tra le giornate di ieri e di og­gi, intende precisare quanto segue.
1) Nessun incontro ha avuto luogo fra il suo amministratore delegato Adriano Gal­liani e l'ex arbitro Pierluigi Collina.
2) Il proprio amministratore delegato Adriano Galliani non ha mai intrattenuto conversazioni con i designatori arbitrali o con i dirigenti dell'A.I.A. o della C.A.N. aventi ad oggetto designazioni di assisten­ti o di arbitri.
3) Il dossier Paparesta è cosa del tutto estranea al ruolo del signor Paparesta qua­le arbitro, del signor Galliani quale am­ministratore delegato dell'A.C. Milan e del­lo stesso A.C. Milan. Come peraltro il si­gnor Paparesta ha già dichiarato, il si­gnor Galliani, a richiesta di quest'ultimo, si limitò a far trasmettere dalla sua segre­taria al dott. Letta un documento relativo ad attività connesse al Consorzio Asso Bio Diesel, del quale il Signor Paparesta era re­visore contabile.
4) Le conversazioni telefoniche riferite al Signor Leonardo Meani dimostrano con sempre maggiore incisività che il sistema organizzato da terzi, oltre che esclusivo, era di tale solidità da non conoscere possibili contrasti. Dimostrano inoltre che l'A.C. Milan non ha mai inteso utilizzare, né mai ha utilizzato, quei sistemi, ma ha vicever­sa solo richiesto, talora con forza, di esse­re trattato con giustizia ed equità». Due considerazioni. La prima al punto 3: se Paparesta ha sentito il bisogno di rivol­gersi al massimo dirigente di una squa­dra di calcio (nonchè presidente della Le­ga) che lui solitamente arbitra, per una segnalazione all'allora sottosegretario del Governo non ci fa una bella figura, ma con i tempi che corrono sembra un det­taglio, una bazzecola. La seconda al pun­to 4: fra le righe, vi si può leggere anche una risposta a Cannavaro che a Cover­ciano, il giorno prima, aveva detto: «Mi sembra strano che fra le telefonate inter­cettate non ci sia mai la voce di Galliani».

In mattinata, era stato l'avvocato Lean­dro Cantamessa a ribadire la posizione del Milan: «Non ci sono elementi partico­lari o nuovi rispetto a quanto già riferito nei giorni scorsi. Nella migliore delle ipo­tesi il coinvolgimento formale del Milan è frutto quanto meno di un equivoco. Dico formale, e lo sottolineo, per­chè dal punto di vista so­stanziale al Milan oggi niente può essere imputato. Io ancora mi domando per­chè il Milan sia stato for­malmente coinvolto. Ho vi­gilato mediaticamente, ma dopo un inizio aggressivo da parte di qualche giorna­le, c'è stato un brusco calo, neanche graduale. Credo che tra poco questa presen­za formale del Milan sparirà del tutto». C'è un punto nuovo, un cambio di direzione rispetto alla linea tracciata duramente da Berlusconi sulla nomina di Guido Rossi. L'ex capo del Governo aveva dichiarato che la sinistra stava mettendo le mani sul­lo sport e sul calcio italiano e che, al con­trario di quanto annunciato da Rossi, non c'è bisogno di riscrivere le regole, perchè le regole ci sono già, basta applicarle. Cantamessa ha detto: «Sono contento che il commissario sia Guido Rossi perchè, co­me anche Nicoletti, che è uno dei sub-com­missari, è un giurista da un lato, e un ga­rantista dall'altro, non un giustizialista. Questo mi dà prospettive di ragionevole se­renità. Perchè due giuristi non possono che valutare la questione per quella che è, e cioè niente dal punto di vista nè penalisti­co nè dell'Articolo 1».

Ieri, dopo la visita delle Finanza, il Mi­lan ha emesso un altro comunicato: «In relazione all'acquisizione di documenti operata dalla Guardia di Finanza su man­dato della Procura della Repubblica di To­rino, l'A.C. Milan comunica che si tratta di documentazione già acquisita nel febbraio 2004 dalla Procura di Roma e nell'aprile 2005 dalla Procura di Milano».
sfrezzer
00sabato 27 maggio 2006 18:13

Tutte scuse, i rossomerda sono quelli che hanno + beneficiato di questo sistema.... [SM=g27827]:
adri10
00sabato 27 maggio 2006 18:53
premetto ke ho letto solo la prina parte(nn ce la faccio [SM=g27828] )


se il milan sapeva e non ha detto,kosi kome la fiorentina DEVE pagare cosi come paghera in qualche modo la juve! [SM=g27812]
!@prosciutto82@!
00lunedì 29 maggio 2006 08:44
Odio i rossomerda, Berlusconi e zio Fester + di ogni altra cosa al mondo! In B, bastardi di merda: con noi o senza di noi!
lavo10
00lunedì 29 maggio 2006 12:14
Scovate altre intercettazioni sui bilanisti... [SM=g27811]
hermeppo88
00lunedì 29 maggio 2006 20:27
E' giusto che anche loro paghino...pure loro devono scendere in B, sempre se scendiamo anche noi...avevano cercato di aprire pure un dossier x incastrarci e venirci contro... [SM=g27812]
adri10
00venerdì 2 giugno 2006 10:49
Dopo un anno di intercettazioni, analisi e ricostruzioni, i magistrati di Napoli una cosa credono di averla capita. Di fianco al sistema Moggi esisteva - sostengono - un sistema Milan. Diverso, forse meno ramificato, sicuramente non meno efficace. I tasselli che compongono questa parte del puzzle sono numerosi, ma ce n’è uno, in particolare, che emerge in queste ore e che avrà un primo riflesso la prossima settimana con la convocazione in Procura di Spalletti, nel 2004/05 allenatore dell’Udinese. Fu un anno straordinario per i friulani, quello. Quarto posto e prima Champions della storia. Per raggiungere il traguardo fu necessario aspettare l’ultima giornata, quando al Friuli, il 29 maggio, arrivò il Milan. Finì 1-1, e il giorno successivo Jankulovski diventò un giocatore rossonero. I magistrati ritengono che il rapporto tra i due club fosse troppo stretto, per non dire malato, e che il passaggio di proprietà del ceko si inserisca bene nello strano presepe allestito da Udinese e Milan. Assieme ai soldi, i friulani avrebbero portato a casa anche un accordo per l’ultima giornata di campionato.

E’ il 28 maggio, vigilia della sfida. Mentre la città attende, la diplomazia lavora. Nel primo pomeriggio, alle 15.13, il solito Meani chiama Toffolini, team manager dei bianconeri, e fornisce una serie di informazioni che generalmente è sconveniente dare agli avversari. Con un eccesso di generosità, infatti, racconta che Ancelotti non porterà a Udine Maldini e Shevchenko e ricorda all’amico che Rui Costa è squalificato. Per non avere dubbi sulla qualità della comunicazione legge a Toffolini l’intera rosa dei convocati. Il dirigente bianconero però non è soddisfatto, vuole di più: «Ah, ma non giocherete mica con le tre punte?». Alla risposta scherzosa di Meani, poi allude all’accordo invernale per il passaggio di Jankulovski al Milan, lasciando immaginare ai magistrati la presenza di un patto scellerato. «Ma va a cagare, è già tutto a posto vi do un altro giocatore dai». Meani chiude con un secco «sì» che secondo la Procura confermerebbe la combine. Meno ambiguo il dialogo telefonico tra Meani e Toffolini dopo la partita. Il team manager friulano è ovviamente euforico, la Samp ha pareggiato a Bologna e con il punto ottenuto col Milan anche lui, Toffolini, si è preso un piccolo pezzo di storia. Meani lo coccola paterno: «eh... sei contento?», Toffolini si lascia andare riconoscente. «eh... ci avete aiutato un casino... dai sennò l’avevamo nel culo... hai visto loro là... hai visto quante palle gol hanno sbagliato».
-pp2- -78-
stiffmeister339
00venerdì 2 giugno 2006 12:36
Re:

Scritto da: adri10 02/06/2006 10.49
Dopo un anno di intercettazioni, analisi e ricostruzioni, i magistrati di Napoli una cosa credono di averla capita. Di fianco al sistema Moggi esisteva - sostengono - un sistema Milan. Diverso, forse meno ramificato, sicuramente non meno efficace. I tasselli che compongono questa parte del puzzle sono numerosi, ma ce n’è uno, in particolare, che emerge in queste ore e che avrà un primo riflesso la prossima settimana con la convocazione in Procura di Spalletti, nel 2004/05 allenatore dell’Udinese. Fu un anno straordinario per i friulani, quello. Quarto posto e prima Champions della storia. Per raggiungere il traguardo fu necessario aspettare l’ultima giornata, quando al Friuli, il 29 maggio, arrivò il Milan. Finì 1-1, e il giorno successivo Jankulovski diventò un giocatore rossonero. I magistrati ritengono che il rapporto tra i due club fosse troppo stretto, per non dire malato, e che il passaggio di proprietà del ceko si inserisca bene nello strano presepe allestito da Udinese e Milan. Assieme ai soldi, i friulani avrebbero portato a casa anche un accordo per l’ultima giornata di campionato.

E’ il 28 maggio, vigilia della sfida. Mentre la città attende, la diplomazia lavora. Nel primo pomeriggio, alle 15.13, il solito Meani chiama Toffolini, team manager dei bianconeri, e fornisce una serie di informazioni che generalmente è sconveniente dare agli avversari. Con un eccesso di generosità, infatti, racconta che Ancelotti non porterà a Udine Maldini e Shevchenko e ricorda all’amico che Rui Costa è squalificato. Per non avere dubbi sulla qualità della comunicazione legge a Toffolini l’intera rosa dei convocati. Il dirigente bianconero però non è soddisfatto, vuole di più: «Ah, ma non giocherete mica con le tre punte?». Alla risposta scherzosa di Meani, poi allude all’accordo invernale per il passaggio di Jankulovski al Milan, lasciando immaginare ai magistrati la presenza di un patto scellerato. «Ma va a cagare, è già tutto a posto vi do un altro giocatore dai». Meani chiude con un secco «sì» che secondo la Procura confermerebbe la combine. Meno ambiguo il dialogo telefonico tra Meani e Toffolini dopo la partita. Il team manager friulano è ovviamente euforico, la Samp ha pareggiato a Bologna e con il punto ottenuto col Milan anche lui, Toffolini, si è preso un piccolo pezzo di storia. Meani lo coccola paterno: «eh... sei contento?», Toffolini si lascia andare riconoscente. «eh... ci avete aiutato un casino... dai sennò l’avevamo nel culo... hai visto loro là... hai visto quante palle gol hanno sbagliato».
-pp2- -78-




mi potresti dire la fonte?
edojuv
00venerdì 2 giugno 2006 13:06
Re: Re:

Scritto da: stiffmeister339 02/06/2006 12.36



mi potresti dire la fonte?

quest'articolo era su "La Stampa" di oggi...e naturalmente non è stato riportato da nessun altro...che schifo!!!mi raccomando evitate di comprare e dare soldi a quell'osceno giornale milanese e milanista che è la gazzetta il quale sta facendo di tutto e anche di più x difendere i rossomerda e per rovinare noi...VERGOGNA!!! 1234-
lavo10
00venerdì 2 giugno 2006 14:40
Vergogna Gazzetta,Mediaset,sono le vittime..Sto gran par de ciufoli!!!Ladri
sfrezzer
00venerdì 2 giugno 2006 15:10

Mediaset e Gazzetta i protettori dei rossomerda... [SM=g27827]: 1234-
E fester ribadisce che il milan nn c'entra..... 1257- 1258-
Misterraza
00venerdì 2 giugno 2006 16:14
Dal televideo Mediaset:
GALLIANI: "C'ERA SOLO SISTEMA JUVE,DA TORINO VOGLIONO COINVOLGERCI"
Sempre più alto il livello di scontro tra Milan e Juventus circa il tentativo di coinvolgere la società rossonera nello scandalo calcio. è stato l' AD rossonero Adriano Galliani a rispondere alle accuse: " è in atto un tentativo scorretto, da Torino di coinvolgere il Milan per allegerire la posizione di chi tutti sappiamo - ha dichiarato - esisteva solo il sistema Juve e tutti gli altri ne erano danneggiati".

Galliani tenta di dare tutte le colpe a noi, ha capito che ormai ci sono dentro fino al collo. Se scendiamo noi in B tutte le squadre devono scendere. L'intero sistema calcio era così.
NOI IN B? CHE VENGANO CON NOI ANCHE TUTTI GLI ALTRI 1286-
edojuv
00sabato 3 giugno 2006 21:01
altre novità da "La Stampa" di oggi:E’ questo «il fronte di guerra», testuale, descritto nell’ultima informativa (in possesso del «Romanista» e visionata da «La Stampa») dei carabinieri del Reparto operativo di Roma e consegnata nell’Aprile scorso ai Pm di Napoli che indagano sui malaffari del pallone.
Se Moggi era un drago, anche il Milan, aveva il suo controspionaggio: decine di contatti, telefonate con arbitri e guardalinee. Pressioni. La foto, insomma, di un’azione permanente, ben lontana dall’istintiva sfuriata che può seguire a un’arbitraggio storto. In questo campionato parallelo, emerge la figura del rossonero Leonardo Meani, «responsabile dei rapporti fra la società e la classa arbitrale nazionale e internazionale»: il suo telefono trilla decine di volte con le reclute da catturare, guardalinee, arbitri, designatori. Il referente di tutta questa attività, almeno dalle telefonate, pare essere l’ad e vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, cui è dedicato pure un paragrafo dell’informativa dei militari.

I risultati arrivano: «Il Milan, consapevole delle potenzialità di intercessione da parte di Moggi, in grado sicuramente di una maggiore capacità di dominio e controllo in relazione alle sue potenzialità all'interno degli uffici che contano, non rimane fermo a guardare gli aggiustamenti, e attraverso Meani cerca di tenere testa, con ottimi risultati, soprattutto grazie alla voce del presidente Galliani» La vera partita, allora, non si gioca solo dentro gli stadi, «ma anche e soprattutto sui tavoli degli uffici e degli scacchieri, dove determinate e studiate manovre consentono lo spostamento delle pedine, in questo caso degli assistenti, da parte di talune società calcistiche per conseguire in ogni singola partita quei piccoli vantaggi che, alla fine, consentono quell’allungo decisivo per il successo finale».

Solo quando c’è da governare il Palazzo, Milan e Juve vanno d’accordo: Meani - riassumono gli investigatori - dichiara disinvoltamente all'assistente che «comunque la mettano, il gioco lo comandano sempre Galliani e Giraudo». Quando invece bisogna decidere arbitri e guardalinee, torna la tempesta. E pure il Milan, ha le sue vittorie, come in occasione della partita casalinga contro il Chievo del 20 aprile 2005, che i rossoneri vinceranno 1-0. Lì, dopo quasi due anni, tornerà il «fidato» Puglisi. E’ lo stesso assistente, in una telefonata fatta due giorni prima della partita, a confermare come il sistema, ormai, veda decisioni pilotate da Juventus e Milan. «Puglisi gli fa presente che gli assistenti vengono inviati agli altri, Juventus, così come vengono inviati a loro, Milan. Li mandano a te e li mandano a loro».

L’infaticabile Meani si dà da fare pure in vista del big match con la Juventus, l’8 maggio 2005, che deciderà lo scudetto. Vinceranno i bianconeri 1-0, ma i carabinieri dedicano un paragrafo alle «pressioni» milaniste in vista della sfida, con l’ex designatore Paolo Bergamo impegnato «a mantenere il piede su due staffe», fra una cena con Moggi e Giraudo e le telefonate con il Milan. Che diedero frutti, apparentemente, almeno secondo una telefonata di Meani al dirigente del Milan Rino Roccato: «Meani riferisce di aver selezionato e deciso lui stesso la terna arbitrale per la decisiva partita Milan-Juventus». Nel dubbio, il 6 maggio, due giorni prima dell’incrocio di San Siro, il dirigente chiama Farneti, uno dei due guardalinee designati: e quando l’assistente «ringrazia per l’ennesima volta il dirigente milanista per la possibilità che gli hanno concesso, Meani gli riferisce che sono stati preparati gli orologi per tutta la squadra arbitrale».

Il dirigente rossonero, prima, aveva pilotato pure gli assistenti della partita contro la Fiorentina, parlando con Bergamo, uno dei due disegnatori: Meani, «decisamente prevaricatore, alla fine sceglie, praticamente, egli stesso gli assistenti». Il miracolo di Meani, però, resta il gran ritorno di Puglisi, «l’ultras del Milan». Per ottenerlo, il dirigente attacca di brutto Gennaro Mazzei, responsabile assistenti della Commissione Can, «sempre portando avanti la voce di Galliani». E Mazzei, «alquanto intimorito» replica: «Si, no, no, no te lo mando, non è che...ci mancherebbe altro». Pure i carabinieri faticano a credere al dialogo: «Mazzei - scrivono - a queste assurde disposizioni non trova altro da ribattere che una risposta abulica ed inquietante: ‘va bene!‘». Su tutto, poi, c’era la benedizione di Bergamo: «Mazzei confida a Meani che Paolo (Bergamo, ndr) ha dato disposizione di inviare (al Milan) uomini di fiducia». Mazzei spiega: «Ha detto di mandargli gli uomini, gli uomini di fiducia».

Bisogna pur campare, a certi livelli. In ogni caso, sempre pronto ad andare in battaglia, sprezzante del pericolo: «Ma io sono in trincea da solo», esclama l’allora designatore. Cosi’, «diviene addirittura esagerato quello che è riuscito ad ottenere il Milan per la gara interna contro il Chievo: un en plein assoluto e sconvolgente. I due assistenti saranno nientemeno che i due fedelissimi Puglisi e Babini». Per capire com’è andata, bastano i commenti fatti a Meani dall’assistente Contini e dall’arbitro Messina. «Ma li hai designati te i guardalinee o loro? - esclama il fischietto - Se li sceglievi te avresti scelto quei due lì». Il riferimento è al gol annullato all’attaccante del Chievo Pellissier: «Oh - attacca Contini - era buonissimo!...Non buono, buonissimo». Risposta di Meani: «Però i giornali non ne parlano».

Una telefonata a Meani la fa pure Collina, il 18 aprile, due giorni prima della partita: «Beh vedo che hai una certa potenza, volevo farti i complimenti...ma va a cagare te e tutti quanti...ho aperto il computer ho visto la coppia, dico: non ci posso credere...da morire dal ridere veramente...da morire dal ridere».

oltre a questo pure altre intercettazioni con meani che inserisce arbitri graditi a galliani anche nelle serie inferiori e si sceglie gli arbitri delle semifinali di champions col psv sia per l'andata che per il ritorno...
diranno ancora di essere vittime? -ppp-
sfrezzer
00sabato 3 giugno 2006 22:50

Noi rubiamo gli scudetti? loro rubano le coppe.... [SM=g27827]:

Fester + continua a dire che nn c'entra niente e + fa capire di essere coinvolto nel senso che lui e solo lui e il capo del calcio corrotto. [SM=g27812]

Ma tutti i giornalisti leccaculo difenderanno il pelato a spada tratta.... 1258- -sberla-
adri10
00domenica 4 giugno 2006 08:40
ragazzi,qui è qualkosa di davvero molto clamoroso,c'è qui meani designa tutta la terna addirittura nella partita dell'anno,e ha kontatti kon collina... [SM=g27816]
adri10
00sabato 17 giugno 2006 12:02
Il 10 aprile 2005 alle 15.46 Rodomonti telefona all'addetto agli arbitri del Milan Meani e parla con lui per sette minuti e mezzo: il giorno precedente Rodomonti ha diretto l'incontro tra i rossoneri e il Brescia (conclusosi sull'1-1) non concedendo un rigore agli uomini di Cavasin per un fallo di mano di Nesta che ha considerato involontario.

Rodomonti: «Grande!!! Tutto a posto, no?».
Meani: «Tutto a posto, non sei contento? T'ho fatto anche prendere sette e mezzo da Cecere, che t'ha scritto che sei preparato atleticamente...».
R.: «Ho letto solo la Gazzetta e il Corriere dello Sport, gli altri non li ho letti ma credo che siano tutti sullo stesso andazzo no?».
M.: «Sì... obiettivamente non hai sbagliato niente... Perché anche quella roba là che la menavano sul calcio di rigore... Ma è a un metro e mezzo e girato... Ma son quelle polemiche stupide solite perché c'è di mezzo il Milan...».
R.: «Tutto a posto...».
M.: «Tutto a posto... Comunque guarda che mi ha telefonato il mio presidente che ti da l'indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto dei capelli lì in Svizzera...».


goal.it

è ora di finirla dicendo ke si uoveva solo meani.... [SM=g27816] [SM=g27826]
hermeppo88
00sabato 17 giugno 2006 13:09
Guarda che schifo...e poi parlano di noi! [SM=g27812]
sfrezzer
00sabato 17 giugno 2006 14:18

Nn capisco anche a livello mercato il nome del milan viene accostato a nomi come gerrard, suazo..... 1234-
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com