00 23/06/2006 12:55
Armstrong, confessione shock: "Mi sono dopato"
Secondo quanto riportato dal quotidiano francese 'Le Monde', Lance Armstrong avrebbe ammesso di aver assunto Epo prima del suo cancro.


Secondo quanto riportato dal quotidiano francese 'Le Monde', Lance Armstrong avrebbe ammesso di aver assunto Epo prima del suo cancro. 'Secondo nuove testimonianze, ascoltate da ottobre 2005 a gennaio 2006, il sette volte vincitore del Tour de France avrebbe detto ad un professore dell'Indiana University Hospital di aver assunto Epo, testosterone, ormoni della crescita e cortisone', scrive il giornale che basa la sua notizia sulle testimonianze. Un anno fa, "L'Equipe", il giornale francese che patrocina il Tour de France, aveva titolato "La menzogna Armstong". Il quotidiano, infatti, aveva rivelato che Lance Armstrong era risultato positivo all'antidoping per sei volte nel corso Tour de France del 1999. Il vincitore di 7 edizioni del Tour, che di recente ha appeso la bici al chiodo, risultò per ben sei volte positivo all'Eritropoietina (Epo) nel Tour di quell'anno. Armstrong, accusato più volte di aver fatto uso di doping, aveva sempre affermato di non aver mai utilizzato sostanze proibite. "Recenti analisi effettuate su campioni raccolti nel primo Tour vinto dall'americano, nel 1999, hanno dimostrato che Lance Armstrong ha fatto ricorso a sostanze dopanti - scrive l'Equipe - dopo un'inchiesta durata quattro mesi, i fatti appaiono indiscutibili: Armstrong ha utilizzato regolarmente prodotti vietati nel 1999 e avrebbe quindi mentito dicendo di non averne assunti". Queste le tappe in cui Armstrong risultò dopato: il prologo di Puy-du-Fou, il 3 luglio 1999, e le tappe Montaigu-Challans (la prima tappa), Grand-Bornand -Sestrieres (la nona), Sestrieres-L'Alpe d'Huez (la decima), Saint-Galmier-Saint-Flour (la dodicesima) e Castres-Saint-Gaudens (la quattordicesima)". Il quotidiano francese possiede infatti diverse foto in cui compaiono documenti ufficiali, tra cui certificati medici di Armstrong, dove si vede stampato lo stesso codice. Il laboratorio di Chatenay-Malabry ha comunicato attraverso una nota che inoltrerà alla WADA (Agenzia mondiale antidoping) i risultati, "a condizione che questi non siano usati in nessun procedimento disciplinare".


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Ecco finalmente esce qualcosa,cosa tra l'altro che si sapeva..